Il logo che ho scelto per rappresentarmi, si ispira al simbolo della dottrina taoista, che critica le rigorose suddivisioni della vita in bianco/nero, sì/no, ma ne coglie piuttosto il senso pluricromatico e tutte le sue sfumature, con maggiore aderenza ai modi fantasiosi e creativi con cui la vita stessa, non solo umana, effettivamente si articola, cresce e si sviluppa.
Il logo, pertanto, vuole significare che anche la medicina può essere interpretata in una simile prospettiva, nella quale, in particolare, il punto di vista della scienza si integra con quello della persona malata e con il rispetto della sua multiforme biografia. In più, il logo evidenzia il legame che si stabilisce fra medicina e filosofia, un legame antichissimo, nato con Ippocrate, il padre della medicina, il quale sosteneva che `Il medico che è anche filosofo è simile a un dio`.
Del resto, l'etica medica è nata proprio con Ippocrate e da allora il matrimonio resiste
indissolubile e si è rafforzato con la nascita della Bioetica, disciplina recente che ha contribuito a
integrare la medicina della distanza tecnico-scientifica, fondata sulle evidenze, con la medicina
della vicinanza empatica, fondata sulla relazione umana. Insomma, il mio logo riporta la
persona e i suoi valori al centro del discorso medico.