Nel suo vasto Corpus librario Ippocrate sentenziava che il primo impegno del medico fosse di non arrecare danno. In realtà questa raccomandazione tradotta dai latini nel noto primum non nocere non fu mai espressa in termini così netti. Se ne ritrova la traccia nel I libro delle Epidemie, dove Ippocrate scrive: Nelle malattie devi avere presenti due cose: essere utile o non nuocere. Se laforisma mantiene la sua forza, credo tuttavia che ci sia un dovere morale che lo precede: meritare fiducia. Cè un legame fortissimo fra medico e malato, per certi versi misterioso. Lo prova il fatto che se una persona sta male per strada e viene assistito da qualcuno a lui sconosciuto, ma che gli si presenta come medico, quella persona si abbandonerà a lui, certo che in quanto medico farà ciò che è giusto per assisterlo. Cosa alimenta quellabbandono, se non la fiducia? Ma cosa significa, per un medico, meritare fiducia? Significa avere i requisiti che la gente si aspetta da un medico: gli si chiede di esibire un profilo morale speciale, proprio quello che ci garantisce che non farà danni. Il medico gode di poteri e privilegi, ad esempio può infliggere dolore (come quando riduce una lussazione o buca una vena), limitare la libertà altrui (ad esempio imponendo un trattamento obbligatorio), usare farmaci tossici e strumenti lesivi (a volta letali), conoscere aspetti riservati della vita privata altrui, esplorare e maneggiare parti intime del corpo, essere immune da ritorsioni penali a fronte di eventi avversi imprevedibili legati a un uso appropriato delle sue competenze. Ma, in cambio, la società pretende che poteri e privilegi siano vincolati a limitazioni, affinché egli resista alla tentazione di abusarne. In altri termini, malati e cittadini si aspettano che il medico onori gli obblighi morali che garantiscono lapertura di un credito di fiducia. Quali? Eccone alcuni: promuovere linteresse del cittadino e della società anteponendo laltro allio; prendersi cura di chi soffre come se fosse il suo custode; essere competente; onorare lo spirito della scienza e contrastare le pseudoscienze; rispettare lautonomia dei pazienti e rafforzarla; dire la verità; non violare la riservatezza; non giudicare né discriminare; non compiere abusi sessuali; saper comunicare bene; insegnare ai futuri medici sia la tecnica che letica, cioè il saper fare e il saper essere. Un medico che non promette di servire questi doveri non merita fiducia. La medicina non può essere esercitata senza una relazione fiduciaria autentica. È anzi impensabile. Per questo meritare la fiducia è il primo dovere morale di ogni medico, il padre legittimo di tutti gli altri.