Nel mare di pubblicazioni che il solerte esercito di scrittori italiani sforna senza interruzione, D.N.E. L`ultima rivoluzione (Casa Editrice Nulladie, 290 pagine, 19 ) si ritaglia una nicchia degna di rispetto. Non è soltanto il contenuto della narrazione, che si distingue per un`originalissima visione proiettata su un futuro poco lontano, ma per nulla inverosimile. È anche lo stile narrativo ricercato, eppure accessibile che coinvolge e trattiene il lettore in uno stato di attesa che in alcuni momenti si fa dolorosa. Uno stile che ricorda sottolineando l`azzardo del paragone Il nome della Rosa di Umberto Eco. Questo romanzo, che l`Autore creativamente definisce eu-topico per distanziarlo dagli aggettivi confratelli, ma qui inappropriati, u-topico e dis-topico, colpisce per molti altri aspetti. Non è molto lungo, lo si può leggere in una settimana (però non in spiaggia sotto l`ombrellone). È scritto con un taglio divulgativo, ma penetrante e con l`alternanza del morbido e del pungente. La tessitura linguistica si presenta risulta agile, colorita e, in non pochi momenti, ironica e spumeggiante. La materia al netto della fantasiosa vicenda che vi è raccontata si snoda disinvoltamente tra filosofia, teologia, psicologia e antropologia. L`interessante è che l`amalgama di queste discipline sembra omogeneo e risulta perfettamente comprensibile, anche nei passaggi più complicati. Insomma ce nè per diversi palati, da quelli più sofisticati a quelli semplicemente curiosi che amano avventurarsi nell`esplorazione della condizione umana. L`altro punto di rilievo di questo visionario D.N.E. è che mette chi lo legge in uno stato d`inquietudine rigenerativa. Sia per la spigolosa e sgradevole biografia del primo dei suoi due personaggi l`ipotetico Papa prossimo venturo, erede dell`attuale Francesco , sia per la tensione da libro giallo che, sin dall`inizio, alimenta il turbamento del lettore impedendogli di capire dove l`Autore intende trascinarne la fantasia e la pazienza. Attraverso una minuziosa analisi dei cardini dottrinari della religione cattolica, sagacemente dipanata in dialoghi pressanti con l`altro personaggio del romanzo San Paolo il lettore approderà alla conclusione, scontata per alcuni, irrispettosa fino alla blasfemia per molti altri.` Un ultimo dettaglio: l`acronimo del titolo è volutamente ingannevole, perché sembra un richiamo al codice genetico: ma il DNA centra assai poco, giusto un esile accostamento per spiegare come l`ultima rivoluzione della specie umana potrebbe in concreto realizzarsi. Ma per il lettore appena disincantato non è difficile intuire il messaggio provocatorio e liberatorio insieme che quel titolo veicola, senza del tutto nasconderlo.